sabato 28 aprile 2012





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Il motore dello scioglimento dei ghiacci antartici

È nelle correnti oceaniche calde

Mappa delle correnti oceaniche calde attorno alle piattaforme ghiacciate dell'Antartide. In blu i punti ni quali il ghiaccio è più sottile (fonte: NASA/Goddard CGI Lab)Mappa delle correnti oceaniche calde attorno alle piattaforme ghiacciate dell'Antartide. In blu i punti ni quali il ghiaccio è più sottile (fonte: NASA/Goddard CGI Lab)
E' stato scoperto il motore che accelera ogni anno la scomparsa dei ghiacci antartici: è nelle correnti oceaniche calde, che vengono dirette verso il Polo Sud dai venti che stanno cambiando direzione a causa dei cambiamenti climatici. La scoperta, pubblicata su Nature, si deve a una ricerca coordinata dal britannico Hamish Pritchard della British Antarctic Survey. Oltre ad indicare che l'Antartide sta rispondendo rapidamente ai cambiamenti climatici, il risultato può contribuire ad ottenere previsioni sullo scioglimento della calotta antartica e sul futuro innalzamento del livello dei mari.
In Antartide, spiegano gli esperti, si registra un aumento dello scioglimento dei ghiacci. Per esempio, tra il 2003 e il 2008, si sono verificate perdite fino a 7 metri l'anno. Grazie ai dati forniti dal satellite IceSat della Nasa, i ricercatori hanno ricostruito la mappa di questo processo e, soprattutto , dei cambiamenti nello spessore di quasi tutte le piattaforme di ghiaccio galleggianti in Antartide, ossia delle porzioni di ghiaccio che si estendono sull'oceano. Delle 54 piattaforme di ghiaccio mappate, è risultato che 20 si sono sciolte a causa delle correnti calde, che 'attaccano' il giaccio dal basso.
Secondo i ricercatori il fenomeno è legato ai cambiamenti della direzione dei venti, causati a loro volta dai cambiamenti climatici in corso. I venti, secondo i ricercatori, stanno modificando la direzione e la forza delle correnti oceaniche, con la conseguenza che l'acqua calda viene incanalata sotto le piattaforme di ghiaccio antartiche. Il fenomeno riguarda soprattutto l'Antartide occidentale, dove si trovava la maggior parte delle 20 piattaforme di ghiaccio sciolte a causa delle correnti oceaniche calde. Un quadro diverso emerge invece per la Penisola Antartica orientale, ossia la lunga striscia di terra che punta verso il Sud America. Qui, secondo lo studio, lo scioglimento del ghiaccio è dovuto all'azione dell'aria calda che 'aggredisce' il ghiaccio da sopra

Staminali rimpiazzano gli spermatozoi nella fecondazione assistitaTopi ottenuti usando cellule staminali 'dimezzate' al posto degli spermatozoi (fonte: Yang et al., Cell)Topi ottenuti usando cellule staminali 'dimezzate' al posto degli spermatozoi

Gli spermatozoi possono essere sostituiti nella fecondazione assistita con cellule staminali embrionali 'dimezzate'. Questa nuova tecnica, descritta sulla rivista Cell, rende più facile ottenere animali geneticamente modificati da usare in laboratorio, ma in futuro potrebbe essere applicata anche alla fecondazione assistita nell'uomo, per evitare ad esempio la trasmissione di malattie genetiche. I 'sostituti' degli spermatozoi altro non sono che cellule staminali embrionali dotate di un solo set di cromosomi al posto dei canonici due ereditati rispettivamente da mamma e papà, e per questo sono chiamate cellule 'aploidi'. I ricercatori guidati da Jinsong Li, dell'Istituto di scienze biologiche di Shangai, hanno ottenuto queste staminali 'dimezzate' iniettando uno spermatozoo in una cellula uovo alla quale era stato tolto il nucleo. Una volta pronte, le staminali sono state iniettate negli oociti per la fecondazione assistita come se fossero degli spermatozoi veri e propri. In questo modo si sono ottenuti topi 'semi-clonati' che possono trasmettere i caratteri genetici contenuti nella staminale con un'alta efficienza, e cioè alla metà dei loro cuccioli. ''Queste cellule aploidi aprono nuove strade per la generazione di animali geneticamente modificati perchè possono essere manipolate geneticamente e permettono la trasmissione di queste informazioni genetiche alla prole'', spiegano i ricercatori. Il prossimo passo sarà renderle sempre più simili agli spermatozoi e per il futuro non si escludono possibili applicazioni anche per la fecondazione assistita nell'uomo. ''Una tecnica simile a questa - commenta Jinsong Li - potrebbe essere usata un giorno per correggere difetti genetici nelle cellule germinali, in modo da assicurare dei bambini sani ai genitori portatori di malattie genetiche''

calcio

Juve: Conte, non abbiamo ancora vinto (ANSA) - NOVARA, 28 APR - ''Non abbiamo ancora vinto lo scudetto, andiamo cauti, tranquilli. Abbiamo da coronare un sogno che all'inizio della stagione era impensabile''. Cosi' Antonio Conte, alla vigilia del derby piemontese Novara-Juventus. ''Siamo - dice il tecnico bianconero - nelle condizioni di riscrivere qualcosa di storico, se ci riusciremo avremo fatto qualcosa di superstraordinario, se non ci riusciremo avremo comunque posto fondamenta importanti''.

tech


Web-tv: su Streamit la serie cult The Confession12:58 08 FEB 2007

(AGI) - Roma - La piattaforma Streamit-twww.tv si e' aggiudicata in esclusiva per l'Italia la messa in onda di "The Confession", la serie firmata Sony Pictures realizzata appositamente per il web, creata e interpretata da Kiefer Sutherland. Una storia di redenzione e conflitto tra bene e male: il confronto tra un killer (Kiefer Sutherland) e un sacerdote (John Hurt) con enigmatici risvolti noir e spirituali.
La prima di dieci puntate da 5-7 minuti l'una sara' trasmessa lunedi' 23 aprile alle 20.45. Le prime tre puntate inedite saranno trasmesse ogni 4 giorni, e dalla quarta puntata l'appuntamento sara' ogni lunedi' alle 20.45. La serie sara' visibile anche in loop sul sito di Empire www.empireonline.it e disponibile in qualsiasi momento sull'archivio on demand del canale Empire e del canale Streamit all'indirizzo twww.tv - canale 1 (streamit.twww.tv).
La trama di The Confession e' incentrata su un killer ed un prete che discutono del bene e del male in un confessionale, durante una nevosa vigilia di Natale e nasce da un'idea di Sutherland nel ruolo di un cecchino che discute con un prete (interpretato da John Hurt) sul perche' le sue vittime meritano di morire. La serie - scritta e diretta da Brad Mirman - si chiudera' con un cliffhanger che potrebbe lasciare le porte aperte per una seconda stagione. (AGI)

borsa

DescrizioneValoreVar.%
FTSE MIB14.778,90+1,85
FTSE Italia All-Share15.808,54+1,83
FTSE Italia Mid Cap17.413,19+1,50
FTSE Italia STAR10.665,83+1,36
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sport

Calcio: Barcellona, Guardiola basta, sono logoro; ecco Vilanova
15:42 27 APR 2012
(AGI) - Barcellona, 27 apr. - Con un commosso addio in conferenza stampa, Pep Guardiola ha ufficializzato che fine stagione lascera' il Barcellona dopo quattro anni in cui ha conquistato 13 trofei. L'atteso annuncio e' stato dato alle 13,38 dal presidente del club, Sandro Rosell, che poi ha ceduto la parola al tecnico. "Sono logorato, svuotato, e ho bisogno di ritemprarmi, e' il momento di lasciare", ha spiegato il 41enne tecnico davanti a giornalisti assiepati nel ventre del Camp Nou, "la ragione e' semplice: quattro anni sono abbastanza".
Rosell ha annunciato che il nuovo allenatore sara' il vice di Guardiola, il 42enne "Tito" Vilanova. Nessun indizio, invece, sul futuro del tecnico di Santpedor che sembra intenzionato a prendersi un periodo sabbatico: "Non credo di aver voglia di tornare subito ad allenare", ha risposto ai giornalisti. Il presidente del club catalano ha sottolineato che avra' "gratitudine eterna" per l'allenatore che ha portato il Barcellona sul tetto del mondo: "Guardiola ha onorato i nostri valori e la nostra bandiera, lo ringraziamo per il supporto, l'affetto, la stima e il sostegno che ci ha dato". Guardiola ha ringraziato i suoi giocatori, otto dei quali, Puyol, Xavi, Iniesta, Valdes, Fabregas, Pique', Busquets e Pedro erano presenti in sala. "Sono stato prima giocatore e poi allenatore di questa squadra, questa e' sempre stata casa mia", ha affermato, "me ne vado con molto orgoglio, sono soddisfatto dei risultati ottenuti". Poi ha spiegato che gia' a dicembre aveva comunicato alla dirigenza che si vedeva alla fine della sua avventura sulla panchina del Barcellona, perche' ci sono fortissime pressioni. "Forse se rimanessi le cose non andrebbero male, ma io sento che non funzionerebbe", ha affermato. Non e' un mio obiettivo principale andare ad allenare all'estero, non ho bisogno di mettermi alla prova perche' non c'e' prova piu' grande che allenare il Barcellona per una persona che, come me, e' nata a 60 km da qui e che qui ha amici e nemici". Pep Guardiola risponde cosi', in italiano, a una domanda sul suo futuro. L'idea di un anno o piu' anni di riposo e' quella piu' probabile. "Arrivera' un giorno in cui diro' 'c... voglio tornare ad allenare', altrimenti faro' qualche altra cosa. Da anni ho sempre fatto calcio, da calciatore e da allenatore, ma nella vita non c'e' solo il pallone, la vita offre tante cose e se al momento non c'e' la passione... Quando mi ricarichero' vedremo".
"Vilanova ci rappresenta tutti, rappresenta il nostro club, conosce la nostra storia ed e' la persona giusta per portare avanti la nostra idea". Cosi' il direttore sportivo del Barcellona, Andoni Zubizzareta, ha spiegato la scelta della societa' di affidare la squadra a Vilanova dopo l'annuncio dato da Pep Guardiola di lasciare il club blaugrana a fine stagione.
"La giunta direttiva del Barcellona ha deciso che Tito Vilanova sara' il nuovo tecnico della prima squadra", aveva annunciato in precedenza il presidente del club catalano, Sandro Rosell, indicando il secondo di Guardiola come l'unico per raccogliere l'eredita' del tecnico dimissionario.
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venerdì 27 aprile 2012

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Gli italiani, popolo di risparmiatori, non se la sentono di comprare casa in questo momento. La contrazione dei redditi dovuta alla crisi economica e l’aspettativa di ulteriori e maggiori stangate fiscali hanno provocato una minore richiesta di mutui e, di conseguenza, di compravendite di immobili.

gru-cantiere
Ottobre porta con sé una tendenza negativa per l'acquisto d'immobili e per la richiesta di mutui.

La gente chiede sempre meno mutui e, perciò, calano le compravendite di immobili. È questa la fotografia del mercato immobiliare scattata da Eurisc, un sistema di informazioni creditizie che tiene d’occhio in particolare il mercato della casa, e dall’ISTAT, l’istituto nazionale di statistica. Per quanto riguarda i prestiti per comprare casa, si registra una flessione del 23 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. Assieme a questo calo, scende anche l’importo richiesto alle banche per l’acquisto dell’abitazione: da 139.000 a 136.000 euro.

Ma quali sono le cause che hanno portato a questa contrazione della richiesta di mutui? È tutta colpa della crisi e delle misure adottate dal governo per contrastarla (ossia l’aumento dell’imposizione fiscale). C’è infatti, nelle famiglie italiane, una generale perdita di fiducia nei confronti della loro capacità di risparmio. Insomma, se in passato i soldi messi da parte potevano essere spesi con maggiore disinvoltura, perché gli affari andavano bene (o non così male), oggi gli italiani si fanno qualche remora in più nell’aprire i cordoni della borsa. Soprattutto se si tratta di un vincolo così tenace e prolungato nel tempo come un mutuo.

C’è poi da aggiungere che, pur ritrovandosi in difficoltà economiche, molti riescono ad avere un alto tasso di risparmio: prima di mettere sul mercato la casa di proprietà, dunque, si ricorre al denaro accantonato per pagare eventuali debiti. Ecco quindi spiegato perché l’ISTAT ha rilevato una diminuzione delle compravendite di immobili in questo periodo dell’anno rispetto al primo trimestre del 2010. Il calo è del 2,4 per cento (4.500 unità in meno), concentrato in particolar modo al Sud (-6,9 per cento) e nelle isole (-3,7 per cento); il Nord, invece, mostra segni di ripresa, seppur molto timida: +0,1 nel Nordovest per l’acquisto di abitazioni, +2,8 nel Nordest per gli immobili d’uso economico
Il calo delle operazioni immobiliari conseguenti alla contrazione sia della domanda che dell’offerta ha peggiorato nel 2011 la situazione già negativa del mercato immobiliare di Taranto. Questa è l’opinione degli operatori locali, confermata peraltro dall’Agenzia del Territorio.
In effetti, il volume delle transazioni del 2011 a Taranto non solo ha registrato un leggero calo rispetto al 2010, ma continua a rimanere attorno ai valori minimi che hanno caratterizzato l’ultimo decennio, in particolare per il settore abitativo. La leggera diminuzione dei prezzi e dei canoni in quasi tutti i segmenti dell’immobiliare non è bastata a stimolare la ripresa del mercato.
Neppure il calo delle richieste iniziali da parte dei proprietari-venditori ha prodotto effetti positivi e anzi si è registrata una diffusa riduzione negli sconti e cioè un divario notevole tra i prezzi richiesti e quelli effettivamente praticati alla conclusione della compravendita. Il segmento del mercato abitativo è in difficoltà sul piano delle compravendite ma sul versante della locazione molti operatori di settore ravvisano una crescita della domanda e del numero di contratti a fronte di un’offerta che sembra stabile.
Le variazioni percentuali annuali dei canoni delle abitazioni sono state più contenute rispetto a quelle dei comparti non residenziali. Per quanto riguarda i dati quantitativi, i valori immobiliari di Taranto si confermano i più bassi tra le 13 città monitorate. La flessione dei prezzi di vendita è rimasta al di sotto della media rilevata, ma ha interessato tutti i comparti ed in particolare quello dei capannoni industriali. Anche le variazioni dei canoni sono state più contenute rispetto alle altre città intermedie, tranne che per il comparto dei box e dei garage.
L’allungamento dei tempi di vendita è stato registrato in tutti settori, ma non per le abitazioni usate: le tempistiche sono state più brevi rispetto all’anno precedente per la locazione di abitazioni usate, negozi e uffici. I rendimenti da locazione non hanno subito variazioni rilevanti in tutti i comparti. Solo quello dei capannoni industriali continua a seguire l’iter in flessione iniziato già da qualche anno. Molto pessimistiche le previsioni degli operatori per il 2012, che parlano addirittura di un’ulteriore flessione del mercato immobiliare tarantino. Il rilancio è ancora lontano.
Da recenti studi economici sembra che il peggio sia passato per il mercato immobiliare italiano; le analisi condotte dalle principali societa' di settore evidenziano uno scenario di ripresa per il settore nel 2011.

Tecnocasa, nel suo report di inizio anno ha evidenziato per il 2011 previsioni di stabilità.
Il 2009 e il 2010 sono stati anni difficili, ma negli ultimi mesi sono emersi segnali incoraggianti, che dovrebbero continuare quest’anno; sembra infatti che la ripresa dell’economia, annunciata per i prossimi trimestri, dovrebbe trainare sia i prezzi che il numero di unità.

Tecnocasa sostiene che i principali fattori da tenere sotto osservazione sono la ripresa economica e l’andamento del mercato del lavoro; se lavoro ed economia dovessero peggiorare durante l’anno appena iniziato si potrebbe creare una maggiore incertezza negli acquisti, soprattutto per coloro che devono ricorrere a un finanziamento.

Sempre secondo queste analisi di previsione 2011, le compravendite dovrebbero stabilizzarsi intorno a quota 630 mila, mentre per quanto riguarda i prezzi delle case nelle grandi città si è stimata una crescita del 2% e una stabilità di prezzo nell’hinterland e nei capoluoghi.

Anche l’inchiesta condotta da Corriere Economia, che ha raccolto il parere dei principali esperti del settore va nella medesima direzione: fattori cruciali saranno l’andamento dei tassi di interesse, l’andamento dell’occupazione e la stabilità politica.sold out

Secondo Guido Lodigiani, di Gabetti, nel 2011 ci sarà un incremento delle vendite di immobili da parte degli investitori, soprattutto in grandi città come Roma e Milano. Questo orientamento è condiviso anche da Mario Breglia di Scenari Immobiliari, secondo cui le compravendite nel corso del 2011 dovrebbero attestarsi tra 650 e 670 mila.

Remax
segnala prezzi in leggera caduta e preferenza per i centri città, le transazioni RE/MAX in Europa sono aumentate di quasi il 30% rispetto allo scorso anno.
I professionisti RE/MAX in tutta Europa stanno assistendo a un aumento di richiesta di immobili nei centri città, ad esempio, in Svizzera, il 90% degli acquirenti è alla ricerca di appartamenti nel centro della città, mentre solo il 10% preferisce una casa in campagna.

Per i prossimi anni RE/MAX si aspetta un’ulteriore crescita del fatturato delle vendite di immobili in periferia, ma con la preferenza sempre orientata ai centri città.
Sempre secondo Remax, anche se variabile a seconda dei vari mercati nazionali, la diminuzione dei prezzi continua e rispetto allo scorso anno si è attestata a circa il 5%.
Anche per quanto concerne i tempi medi di vendita, vi sono delle differenze nei vari mercati nazionali, variando laddove sono direttamente correlati al prezzo dell’immobile e in base a quanto attraente è l’immobile.

Mentre il tempo medio di vendita in Slovacchia e Repubblica Ceca varia tra uno e due mesi, in Italia si deve attendere circa sei mesi per vendere un immobile, ma in alcuni paesi si deve aspettare anche di più.